Ferie non pagate: diffida

Superati i motivi ostativi alla liquidazione delle ferie non godute per ragioni di servizio dal personale con nomina fino al 30 giugno 2012 grazie alla nota del Dipartimento della funzione pubblica DPF 0032937 del 6 agosto 2012 e all’informativa del Ministero delle Finanze n° 135/2012 del 06/09/12 e considerato che giungono segnalazioni dagli iscritti ancora in attesa delle proprie spettanze, la Segreteria provinciale di Udine pubblica un modello di diffida da inviare ai Dirigenti Scolastici degli Istituti inadempienti.

Diffida ferie non pagate.

 

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Ricorso avverso la trattenuta del 2,5%

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 26 ottobre, ha approvato un decreto legge, in via di pubblicazione, che recepisce i contenuti della recente sentenza della Consulta n. 223 del 2012 relativa all’illegittimità costituzionale della trattenuta del 2,50 % sul Tfr.

Il comunicato del Governo si esprime nel merito come segue:

“Il Consiglio ha approvato un decreto legge che, in attuazione della recente sentenza della Corte costituzionale n. 223 del 2012, ripristina la disciplina del trattamento di fine servizio nei riguardi del personale interessato dalla pronuncia.

Per quanto riguarda le altre parti della sentenza della Consulta, il Consiglio ha stabilito che si procederà in via amministrativa attraverso un DPCM ai sensi della legislazione vigente”

Per tali ragioni, venuta presumibilmente meno la necessità di tutela nello specifico dell’indebita trattenuta, lo SNALS di Udine sospende la raccolta delle adesioni al ricorso nell’attesa di leggere il testo definitivo.

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Aggiornamento del Ricorso per il recupero del 2,50%

Per mero errore materiale si è precedentemente pubblicata una scheda parziale e non aggiornata del ricorso in oggetto che viene ripubblicato integralmente.

Ricorso per il recupero del 2,50% del prelievo operato sulla retribuzione ai fini della buonuscita.

L’articolo 10, comma 12 del D.L. n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, ha previsto che il trattamento di fine servizio (TFS già buonuscita) dei dipendenti pubblici venga calcolato secondo le regole previste dall’art. 2120 codice civile, con applicazione dell’aliquota del 6,91%. Ciò con effetto sulle anzianità maturate dal 1° gennaio 2011.

Il TFS sarà dunque costituito da una quota relativa alle anzianità maturate fino alla data del 31 dicembre 2010, computata sulla scorta delle disposizioni di cui al D.P.R. 1092 del 1973 e di una seconda quota relativa alle anzianità maturate dopo il 1 gennaio 2011.

Per il periodo successivo al 1 gennaio 2011 è stato modificato il meccanismo del prelievo contributivo, ponendo l’accantonamento previsto dall’art. 2120 c.c., in misura pari al 6,91% dell’intera retribuzione, a carico della sola amministrazione, eliminando, dunque la rivalsa del 2,50% sull’80% della retribuzione precedente previsto dall’articolo 37 del D.P.R. 1092 del 1973.

Le amministrazioni pubbliche hanno proseguito ad operare detta rivalsa, ancorché non più prevista con riferimento  alle anzianità successive al 1° gennaio 2011.

Appare dunque possibile proporre ricorso al giudice del lavoro per richiedere l’accertamento del diritto alla sospensione del prelievo e la restituzione di quanto illegittimamente trattenuto.

Possono partecipare al ricorso gli iscritti che rientrano in una delle seguenti specifiche:

  1. i dipendenti pubblici (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti locali, Enti di ricerca, Scuola, AFAM, Università, Sanità) assunti in servizio con contratto a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000;
  2. tutti coloro che non abbiano esercitato l’opzione per il conferimento degli accantonamenti ad un fondo di previdenza complementare;
  3. i dipendenti con contratto a tempo indeterminato assunti dopo il 31 dicembre 2000 e, dunque, in regime di TFR;
  4. coloro che hanno esercitato l’opzione per una forma di previdenza complementare ai sensi dell’articolo 59, comma 56 della legge 449 del 1997 (ad esempio per coloro che hanno sottoscritto il fondo Espero).

Diffida.

L’istanza relativa alla propria situazione, dovrà essere compilata autonomamente ed indirizzata all’Amministrazione di appartenenza (Es. dipendenti comparto Scuola: Ministero Istruzione, Università e ricerca, viale di Trastevere 76/A – 00153 Roma) con raccomandata A/R.

Adesione.

Entro e non oltre il 15 novembre bisognerà aderire formalmente presso la sede dello snals provinciale.

Gli interessati possono contattare l’Ufficio legale dello Snals di Udine o scrivere alla mail roberto.cazzanti(chiocciola)snalsudine.it per fissare un appuntamento.

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Ricorso per il recupero del 2,50% del prelievo operato sulla retribuzione ai fini della buonuscita.

L’articolo 10, comma 12 del D.L. n. 78/2010, convertito in legge n. 122/2010, ha previsto che il trattamento di fine servizio (TFS già buonuscita) dei dipendenti pubblici venga calcolato secondo le regole previste dall’art. 2120 codice civile, con applicazione dell’aliquota del 6,91%. Ciò con effetto sulle anzianità maturate dal 1° gennaio 2011.

Il TFS sarà dunque costituito da una quota relativa alle anzianità maturate fino alla data del 31 dicembre 2010, computata sulla scorta delle disposizioni di cui al D.P.R. 1092 del 1973 e di una seconda quota relativa alle anzianità maturate dopo il 1 gennaio 2011.

Per il periodo successivo al 1 gennaio 2011 è stato modificato il meccanismo del prelievo contributivo, ponendo l’accantonamento previsto dall’art. 2120 c.c., in misura pari al 6,91% dell’intera retribuzione, a carico della sola amministrazione, eliminando, dunque la rivalsa del 2,50% sull’80% della retribuzione precedente previsto dall’articolo 37 del D.P.R. 1092 del 1973.

Le amministrazioni pubbliche hanno proseguito ad operare detta rivalsa, ancorché non più prevista con riferimento  alle anzianità successive al 1° gennaio 2011.

Appare dunque possibile proporre ricorso al giudice del lavoro per richiedere l’accertamento del diritto alla sospensione del prelievo e la restituzione di quanto illegittimamente trattenuto.

Possono partecipare al ricorso gli iscritti che rientrano in entrambe le seguenti specifiche:

  1. i dipendenti pubblici (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti locali, Enti di ricerca, Scuola, AFAM, Università, Sanità) assunti in servizio con contratto a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000;
  2. tutti coloro che non abbiano esercitato l’opzione per il conferimento degli accantonamenti ad un fondo di previdenza complementare.

Gli interessati possono contattare l’Ufficio legale dello Snals di Udine o scrivere alla mail roberto.cazzanti(chiocciola)snalsudine.it

per fissare un appuntamento.

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Scatti di anzianità: verso lo sciopero dei lavoratori della scuola

TENTATIVO DI CONCILIAZIONE AL MIUR SU RECUPERO DELL’ANZIANITÀ

Si è svolto oggi pomeriggio al MIUR il tentativo di conciliazione congiunto delle OO.SS. SNALS-Confsal, CISL Scuola, UIL Scuola e GILDA-Unams che ha avuto esito negativo in quanto i rappresentanti dell’Amministrazione non hanno potuto fornire garanzie e certezze di tempi sulla emanazione dell’atto di indirizzo necessario per attivare la contrattazione all’ARAN al fine di garantire la validità in termini di anzianità di servizio dell’anno 2011.

Si deve ricordare che tale riconoscimento vale sia al fine della maturazione degli scatti sia al fine delle procedure necessarie alla ricostruzione di carriera del personale che ha terminato il periodo di prova.

Al termine dell’incontro le delegazioni sindacali presenti hanno emanato un comunicato congiunto che riportiamo di seguito:

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

dei Segretari Generali

Il tentativo di conciliazione svoltosi oggi al Ministero in merito alla questione delle progressioni stipendiali del personale della scuola è fallito: il Governo continua a eludere una trattativa indispensabile per dare risposta alle attese dei lavoratori.

I segretari generali di Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Fgu hanno deciso, pertanto, di proclamare lo sciopero della categoria, riservandosi di fissare lunedì pomeriggio la data di svolgimento.

A queste motivazioni, si aggiungono quelle della più ferma opposizione alle misure oggetto delle odierne indiscrezioni di stampa, qualora trovassero conferma nel testo del disegno di legge di stabilità.

Le decisioni del Governo sono gravissime per i contenuti, ma anche per i modi in cui vengono assunte: ignorando impegni; invadendo ambiti che appartengono alla contrattazione; intervenendo con scelte sbrigative, superficiali e unilaterali sugli orari di servizio degli insegnanti, ai quali non si possono aggiungere carichi ulteriori di lavoro quando non si è in grado di riconoscere adeguatamente quelli che già sopportano.

Roma, 11 ottobre 2012

 

CISL  SCUOLA

Francesco Scrima

UIL  SCUOLA

Massimo Di Menna

SNALS  CONFSAL

Marco Paolo Nigi

GILDA Unams

Rino Di Meglio

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Docenti: aumento di sei ore lavorative.

Comunicato stampa del Segretario Generale prof. Nigi

Roma, 11 ottobre.  Premesso che non si conosce ancora il testo ufficiale del disegno di legge, soggetto in quanto tale a possibili modifiche, ma di fronte ai silenzi del ministro Profumo e alle “voci” che parlano di un aumento delle ore di lezione dei docenti di un terzo(!!!), lo SNALS-CONFSAL denuncia la “follia” di questa ipotesi. Fatta uscire, guarda caso, proprio oggi, quando dovrebbe esserci un tentativo di conciliazione per consentire al personale della scuola di utilizzare risorse proprie in modo diverso al fine di ripristinare il riconoscimento delle anzianità di servizio.

Non c’è modo di giustificare un simile accanimento sulla scuola e sull’istruzione, che tutti dicono vadano potenziate per il futuro del Paese, se non per fare cassa nel modo più semplice che è anche il più sbagliato e il più ingiusto. Un altro colpo inferto alla scuola dopo che essa ha subìto, come tutto il pubblico impiego, la penalizzazione del blocco dei contratti, con una perdita del potere d’acquisto dei salari e con la soppressione dell’indennità di “vacanza contrattuale”, cui vanno aggiunti i noti tagli agli organici.

Certamente, questo provvedimento troverà il plauso di chi sostiene che gli insegnati lavorino troppo poco dimenticando in modo scorretto, sul piano quantitativo, tutto il lavoro che vi è prima e dopo  le ore di lezione sia per la preparazione delle stesse e degli elaborati sia per la loro successiva correzione e, sul piano qualitativo, l’impossibilità di comparare il lavoro di docenza in classe con quello di un’attività di scrivania o con una manuale.

“Capiamo benissimo che governo e forze politiche debbano trovare ulteriori risorse economiche, e quanto questo sia necessario, ma allora siano colpiti gli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti e si rispetti il lavoro di tutti i dipendenti, pubblici e privati” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.

Nigi ha poi proseguito: “Se si operasse, come rivendica da tempo la CONFSAL, sul fronte dei tagli alle spese della politica, al recupero dell’evasione e del sommerso vi sarebbero le risorse per far fronte agli impegni senza penalizzare i lavoratori, in particolare quelli pubblici, e per consentire la salvaguardia del potere d’acquisto di salari e pensioni, favorendo la ripresa dei consumi da tutti auspicata”.

Nigi ha concluso: “Qualora le voci trovassero conferma, lo SNALS-CONFSAL reagirà, chiamando la categoria a una lotta serrata, come si stava già ipotizzando insieme ad altre sigle sindacali per il problema delle anzianità di servizio. Si tratterà di una lotta a tutto campo e con tutti gli strumenti possibili, anche quelli giurisdizionali. Infatti, non è comprensibile come un datore di lavoro, lo Stato, possa aumentare unilateralmente l’orario di lavoro del personale senza un’adeguata contropartita economica e senza neanche accennare a volerne discutere”.

Ricorso per l’esclusione dalla prova scritta al TFA

In riferimento alle prove preselettive recentemente svoltesi per l’ammissione al Tirocinio formativo attivo per il conseguimento della abilitazione.

Come è noto, sono sorti numerosi problemi in ordine alla correttezza delle risposte indicate nel test, la rilevata presenza degli errori (indipendentemente dal numero di essi) avrebbe imposto all’Amministrazione di rinnovare la prova secondo criteri di legittimità.

Il M.I.U.R, viceversa, ha ritenuto di considerare corrette tutte le risposte date ai quesiti ritenuti errati dalla commissione. E’ evidente come un simile modo di procedere abbia completamente falsato l’esito delle prove preselettive, palesandosi contrario ai principi di imparzialità e buon andamento della P.A., oltre che della par condicio dei concorrenti.

Ciò consente di ipotizzare la proposizione di un ricorso al TAR del Lazio, onde contestare la legittimità delle prove preselettive al fine di ottenerne la rinnovazione.

Possono partecipare al ricorso tutti gli iscritti che che abbiano partecipato alle prove preselettive in discorso nelle classi di concorso sopra indicate.

Per partecipare al ricorso gli interessati dovranno fissare un appuntamento in sede telefonando allo 0432507661 il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 16.30 alle 18 e presentarsi muniti dei seguenti documenti.

1)    scheda del punteggio conseguito nelle prove preselettive stampata dal sito internet del Cineca;

2)    copia del bando dell’ateneo;

3)    elenco quesiti somministrati e delle risposte indicate come esatte;

4)    elenco degli ammessi alla prova scritta;

5)    nominativo ed indirizzo di casa di due controinteressati ovvero copia della istanza di richiesta dei nominativi, corredata dell’avviso di spedizione e ricevimento (se spedita con R.R.R.), ovvero del timbro datario di presentazione (ove presentata personalmente). A tal fine può essere utilizzato questo modulo.

  • Si fa presente che il ricorso dovrà essere notificato a pena di inammissibilità ad almeno un contro interessato, cioè ad un candidato che abbia conseguito il punteggio necessario (21 punti o più) necessario per accedere alla prova scritta.
  • E’ dunque necessario che gli interessati si procurino il nominativo e l’indirizzo di casa di almeno due candidati che abbiano riportato il predetto punteggio.
  • Si fa presente che la richiesta dei nominativi in questione non può essere negata per ragioni di tutela della privacy, considerato che la conoscenza dei nominativi e, segnatamente, del loro indirizzo, è finalizzata alla tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi dei richiedenti.

La quota di partecipazione al ricorso è di € 100,00

IL TERMINE PER LA RACCOLTA DELLE ADESIONI E’ FISSATO PER IL  30 SETTEMBRE 2012.

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Mancato pagamento delle ferie non godute.

In questi giorni è iniziato il recapito, ai colleghi delle scuole friulane, di missive che preannunciano al personale l’impossibilità a procedere al pagamento delle spettanze relative alle ferie non godute in base alla conversione in Legge 07/08/2012 n° 135 del D.L. n° 95/2012, art 5 comma 8.

Nell’attesa di preannunciati imminenti provvedimenti risolutivi, per i quali è attivo lo SNALS nazionale, la Segreteria di Udine, di concerto con i  propri legali, sta predisponendo iniziative di tutela in favore degli iscritti danneggiati qualora non si sbloccasse la situazione.

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Ricorso pensionamento

Pervengono all’ufficio contenzioso numerose richieste di chiarimento sulla modalità di presentazione della domanda di pensione da parte di coloro che maturano i requisiti entro il 2012.
Al riguardo, si forniscono le seguenti precisazioni.
  • Per proporre ricorso  è necessario presentare la domanda di collocamento a riposo entro il 30 marzo p.v..
  • La domanda dovrà essere proposta da coloro che maturano il requisito entro il 31 agosto 2012.
  • Per coloro che, invece, maturano i requisiti  successivamente a tale data ed entro il 31/12/2012, si suggerisce comunque di presentare la domanda di cessazione dal servizio, con riserva da parte dell’ufficio contenzioso di verificare la fondatezza della relativa azione.
  • Si allega alla presente un fac-simile di domanda che, ovviamente, dovrà essere considerato solo un modello indicativo modificabile a seconda delle necessità dell’interessato.
  • La domanda potrà essere presentata direttamente al dirigente scolatisco previo rilascio di copia protocollata e datata oppure inviata con raccomandata a/r al dirigente scolastico dell’istituto di appartenenza nonché all’Ufficio scolastico regionale.

Scarica il facsimile della domanda di pensionamento.

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Contenzioso

L’ufficio del contenzioso supporta gli iscritti allo SNALS di Udine nella gestione delle controversie con l’amministrazione relative alla materia contrattuale e alla normativa di riferimento del comparto scuola. L’attività dell’ufficio è volta inoltre a supportare l’attività sindacale con riferimento alle novità legislative, contrattuali e giurisprudenziali.

Per le liti che non si estinguono stragiudizialmente, l’ufficio predispone i fascicoli per la trasmissione ai legali convenzionati abilitati al patrocinio giudiziale.

Attività non secondaria è quella dell’attuazione delle iniziative adottate dall’Ufficio Legale Centrale dello SNALS di Roma che si occupa della predisposizione di azioni di tutela diffusa e di Class Action.

Per informazioni telefonare a:

dott. Roberto Cazzanti, tel. 0432505776 fax 0432505714

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