Diritto allo studio e PAS Richiesta unitaria al MIUR e richiesta di Snals e Gilda all’USR

PERMESSI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO (150 ORE) E DECRETO SULLA PRIORITÀ NELLA FREQUENZA DEI PAS – RICHIESTA INCONTRO URGENTELe OO.SS., in data odierna( 4/11 ndr), hanno inviato al MIUR una richiesta di incontro per affrontare le problematiche relative sia alla concessione dei permessi per il diritto allo studio (150 ore) che sul Decreto relativo alla priorità nella frequenza dei PAS.Riportiamo di seguito il testo della richiesta suddetta.

Si pubblica la richiesta inoltrata 
Roma, 04 novembre 2013
Prot. n. 389/2013

 

Al Dott. Luciano Chiappetta
Capo Dipartimento per l’Istruzione

 

Al Dott. Gildo De Angelis
Direzione generale per il Personale scolastico
Ufficio I

 

Al Dott. Giacomo Molitierno
Direzione generale per il Personale scolastico
Ufficio III

 

Oggetto: richiesta incontro urgente su permessi per il diritto allo studio (150 ore) e decreto sulla priorità nella frequenza dei PAS

 Le scriventi organizzazioni sindacali chiedono un incontro per affrontare tutte le problematiche relative sia alla concessione dei permessi per il diritto allo studio (150 ore) che sul Decreto relativo alla priorità nella frequenza dei PAS.

L’incontro è particolarmente importante in considerazione dell’urgenza di avviare i corsi PAS e delle numerose attività di formazione previste nell’anno scolastico 2013/2104 (TFA, PAS, corsi di sostegno, riconversione su sostegno, corsi di lingua inglese per la scuola primaria, CLIL).

In attesa di un cortese riscontro si porgono cordiali saluti.

SNALS – Confsal, FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL, GILDA.

Leggi la richiesta dello SNALS e della Gilda all’USR – FVG

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Preselezione concorso ordinario

Le prove preselettive del concorso ordinario si svolgeranno il 17 e 18 dicembre. Il 27 novembre saranno pubblicate le sedi delle prove preselettive unitamente ai quesiti della prova.

Leggi l’avviso.

 

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Sospeso lo sciopero del 24 novembre

Comunicato Stampa

NIGI (Segretario generale SNALS-CONFSAL): SOSPESI SCIOPERO E MANIFESTAZIONE DELLA SCUOLA DI SABATO 24

NIGI: “Raggiunti i due obbiettivi fondamentali della nostra azione sindacale, il recupero dell’anzianità e il non incremento dell’orario di servizio”

Roma, 22 novembre.   “L’azione sindacale, seguita con grande partecipazione dagli operatori scolastici, ha dato, seppure in extremis, i risultati sperati”, ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale SNALS-CONFSAL.

“Con la convocazione a Palazzo Chigi da parte della Presidenza del Consiglio per consegnare l’atto di indirizzo all’ARAN per il recupero dell’anzianità relativa al 2011 ai fini delle progressioni di carriera, ha continuato Nigi, si è raggiunto il secondo obbiettivo che stava alla base della nostra protesta. Il primo l’avevamo raggiunto con l’eliminazione, dalla legge di stabilità, dell’incursione legislativa sull’incremento dell’orario di servizio che peggiorava in modo unilaterale le condizioni di lavoro del personale”.

Il segretario SNALS-CONFSAL ha ribadito: “Il personale della scuola non poteva rinunciare alla progressione di carriera, unico strumento a consentire un seppur limitatissimo incremento delle retribuzioni, a tutt’oggi tra le più basse d’Europa”. La cancellazione delle anzianità per il 2011 sarebbe stata un’inaccettabile mortificazione della categoria. Tanto più  dopo essere riusciti a ottenere sia quella del 2010 sia una norma legislativa per l’utilizzo delle economie interne e per contrattare con l’ARAN una diversa finalizzazione delle risorse contrattuali.

Molti altri sono i temi caldi su cui il sindacato è impegnato a ottenere concreti risultati; basti pensare:

  • al blocco dei contratti con la conseguente perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni;
  • al potenziamento degli organici e alla stabilizzazione del personale precario;
  • a problematiche particolari, ma non meno rilevanti, riguardanti, per esempio, i docenti inidonei e quelli in esubero e le conseguenze negative sul personale ATA;
  • al riconoscimento economico dello svolgimento di mansioni superiori;
  • alla riduzione degli organici e all’ incremento del numero di allievi per classe;
  • al dimensionamento scolastico e alla sicurezza degli edifici;
  • al finanziamento delle scuole per il loro funzionamento e per la dotazione di strutture e laboratori;
  • alla necessità di una riforma degli organi collegiali che escluda ogni possibile rischio di privatizzazione e garantisca il rispetto del ruolo e delle competenze di tutto il personale.

 “Speriamo, ha concluso Nigi, che sia un segnale della volontà del Governo di considerare, finalmente, l’istruzione e la formazione un “investimento” prioritario per lo sviluppo del Paese e non un campo in cui reperire risorse a ogni costo, incurante del danno arrecato al servizio scolastico e ai suoi operatori.

Leggi il comunicato congiunto di SNALS, CISL, UIL e GILDA.

 

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Sciopero del 24 novembre

In preparazione allo sciopero del comparto scuola del 24 novembre 2012 si pubblicano:

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Docenti: aumento di sei ore lavorative.

Comunicato stampa del Segretario Generale prof. Nigi

Roma, 11 ottobre.  Premesso che non si conosce ancora il testo ufficiale del disegno di legge, soggetto in quanto tale a possibili modifiche, ma di fronte ai silenzi del ministro Profumo e alle “voci” che parlano di un aumento delle ore di lezione dei docenti di un terzo(!!!), lo SNALS-CONFSAL denuncia la “follia” di questa ipotesi. Fatta uscire, guarda caso, proprio oggi, quando dovrebbe esserci un tentativo di conciliazione per consentire al personale della scuola di utilizzare risorse proprie in modo diverso al fine di ripristinare il riconoscimento delle anzianità di servizio.

Non c’è modo di giustificare un simile accanimento sulla scuola e sull’istruzione, che tutti dicono vadano potenziate per il futuro del Paese, se non per fare cassa nel modo più semplice che è anche il più sbagliato e il più ingiusto. Un altro colpo inferto alla scuola dopo che essa ha subìto, come tutto il pubblico impiego, la penalizzazione del blocco dei contratti, con una perdita del potere d’acquisto dei salari e con la soppressione dell’indennità di “vacanza contrattuale”, cui vanno aggiunti i noti tagli agli organici.

Certamente, questo provvedimento troverà il plauso di chi sostiene che gli insegnati lavorino troppo poco dimenticando in modo scorretto, sul piano quantitativo, tutto il lavoro che vi è prima e dopo  le ore di lezione sia per la preparazione delle stesse e degli elaborati sia per la loro successiva correzione e, sul piano qualitativo, l’impossibilità di comparare il lavoro di docenza in classe con quello di un’attività di scrivania o con una manuale.

“Capiamo benissimo che governo e forze politiche debbano trovare ulteriori risorse economiche, e quanto questo sia necessario, ma allora siano colpiti gli sprechi che sono sotto gli occhi di tutti e si rispetti il lavoro di tutti i dipendenti, pubblici e privati” ha dichiarato il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.

Nigi ha poi proseguito: “Se si operasse, come rivendica da tempo la CONFSAL, sul fronte dei tagli alle spese della politica, al recupero dell’evasione e del sommerso vi sarebbero le risorse per far fronte agli impegni senza penalizzare i lavoratori, in particolare quelli pubblici, e per consentire la salvaguardia del potere d’acquisto di salari e pensioni, favorendo la ripresa dei consumi da tutti auspicata”.

Nigi ha concluso: “Qualora le voci trovassero conferma, lo SNALS-CONFSAL reagirà, chiamando la categoria a una lotta serrata, come si stava già ipotizzando insieme ad altre sigle sindacali per il problema delle anzianità di servizio. Si tratterà di una lotta a tutto campo e con tutti gli strumenti possibili, anche quelli giurisdizionali. Infatti, non è comprensibile come un datore di lavoro, lo Stato, possa aumentare unilateralmente l’orario di lavoro del personale senza un’adeguata contropartita economica e senza neanche accennare a volerne discutere”.