RACCOLTA FONDI PRO DIRIGENTE SCOLASTICO LIVIO BEARZI
Come è noto il dirigente scolastico è, per legge, equiparato al datore di lavoro e, in quanto tale, è responsabile di tutto ciò che accade ai suoi dipendenti e agli alunni all’interno della scuola sotto il profilo della loro sicurezza. Tale assunto giuridico si giustifica per chi è responsabile legale di una struttura pubblica nonché privata con fondi a disposizione.
Il T.U. 81/98 è categorico su tutto ciò che concerne la prevenzione e la protezione delle persone, ma di fronte ad un terremoto durante il quale purtroppo sono morti anche degli studenti (l’Aquila aprile 2009) colpisce il fatto che per il Dirigente scolastico Livio Bearzi si è arrivati alla conferma della condanna definitiva a 4 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici da parte della Cassazione.
Ci chiediamo: com’è possibile che possa essere condannabile un capo d’istituto, considerato quasi l’unico responsabile per quell’evento, che non possiede i mezzi finanziari per opere d’intervento e di sistemazione del patrimonio edilizio, ma è costretto a ricorrere agli Uffici Tecnici delle varie Istituzioni, (Provincia per le scuole superiori e Comune per gli altri ordini di scuola), che sono i responsabili della manutenzione e della messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Ci chiediamo: come potrebbe un dirigente scolastico chiudere l’accesso ai locali ritenuti non idonei? O chiudere l’intera scuola rischiando la denuncia d’interruzione di pubblico servizio? E’ evidente che qualcosa difetta nella nostra legislazione e la politica in primis dovrebbe farsi carico di emanare norme che diano garanzia per la sicurezza degli alunni e di tutti gli operatori scolastici a fronte dell’attuale degrado delle strutture edilizie.
Riteniamo che oltre al “Piano edilizio” dei Governi Letta e Renzi si debbano rivedere le funzioni del RSPP in rapporto “alla specificità dell’azienda Scuola” in base al Decreto applicativo dell’art. 3 del D.Leg. n. 81/08 che, a tutt’oggi, non ha avuto ancora nessuna regolamentazione da parte di coloro che per legge vi sono preposti cioè i Ministeri del Lavoro, della Salute e dell’Istruzione. Anche questa mancanza ha contribuito, senza ombra di dubbio, alle condanne sia dell’Aquila per il dirigente del Convitto sia di Torino per i tre docenti dell’Istituto di Rivoli con sentenze, vogliamo ricordarlo, emanate nel rispetto della legge in vigore.
L’errore di partenza, secondo noi, sta nell’insistere a voler considerare la scuola un’azienda e il dirigente un datore di lavoro senza tenere conto della assoluta particolarità che l’ambiente educativo rappresenta.
Lo Snals-Confsal ha più volte chiesto di rivedere legislativamente la specificità del comparto nel suo contesto generale nell’ambito delle responsabilità sulla gestione della sicurezza nel lavoro, e questo non solo a tutela di chi dirige, ma del personale tutto.
In seguito alla grave situazione che ha colpito duramente un lavoratore della scuola, in questi giorni è stata lanciata una petizione per chiedere al Presidente della Repubblica la grazia a favore del dott. LIVIO BEARZI, rivolta al condono completo o parziale della pena inflitta ed anche all’estinzione della pena accessoria di interdizione dai pubblici uffici.
Come Sindacato a difesa dei lavoratori della scuola, per il senso di solidarietà che ci accomuna a tutti gli uomini e le donne di scuola, per l’impegno umano che ognuno di noi infonde nell’esercizio della professione messa a dura prova dalle sempre maggiori responsabilità dirette e soprattutto indirette che ci vengono attribuite, non possiamo che sottoscrivere e invitarvi a farlo la richiesta al Capo dello Stato per un intervento di grazia che riconosca al Dirigente Bearzi la buona fede nell’esercizio delle funzioni al servizio dello Stato.
Inoltre, considerando che l’interdizione dai pubblici uffici come conseguenza produce il venir meno delle risorse stipendiali, su richiesta di amici, colleghi, dipendenti e conoscenti, ci siamo fatti carico di aprire un conto corrente dedicato.
Grazie per l’attenzione che ognuno di voi vorrà rivolgere nel considerare lo stato di grave disagio che tutta la famiglia del dott. Bearzi (moglie e tre figli) vive in questi tempi nei quali la disgrazia sembra accanirsi in modo particolare.
Alla famiglia dedichiamo l’iniziativa della raccolta di donazioni alla quale chiunque può partecipare mediante versamento della somma o sul conto corrente dedicato o mediante consegna in busta chiusa alla Segreteria dello SNALS-Confsal di Udine. La raccolta delle donazioni sarà aperta fino al 31 dicembre 2015.
Il Segretario Provinciale SNALS-Confsal
(Mauro Grisi)
RACCOLTA FONDI Conto corrente dedicato
BANCA POPOLARE DI VICENZA FILIALE DI UDINE
INTESTAZIONE: RACCOLTA FONDI PRO DIRIGENTE LIVIO BEARZI
IBAN: IT22 Q057 2812 3007 0057 1283 020